martedì 11 dicembre 2012

MOMENTO "POLITICO"

Possiamo affermare che nell'ultimo mese le forze "politiche" presenti sul territorio italiano hanno delineato un quadro piuttosto "scontato",ma per quanto scontato le improvvise forze oscure del mondo moderno potranno abbattersi su di loro,sconvolgendo una presunta immobilità.
Partendo dal basso della scala sociale italiana,si potrebbe pensare a un'astensione massiccia,il che nel momento attuale non sarebbe una novità,considerando che come è solito pervenire, chi è al di sotto della soglia di dignità,attribuibile nella disponibilità di beni presenti nel mondo attuale e ridistribuiti in maniera penosa( il 20% dei paesi "ricchi" consuma l'80% delle risorse),è sempre e comunque la maggior parte degli abitanti di un determinato Stato,in grado di elevare il loro grido di uguaglianza verso le orecchie ottuse dei padroni,ma questo è in parte ammortizzato dalla potente macchina del Capitalismo,che fiacca l'animo del disagiato,lasciando in lui la speranza in forze esterne( beni materiali-dogmi religiosi),quel grido che deve affievolirsi quando si vota, e quindi il voto possiamo dire che ha la sua importanza, nel momento che condiziona,è anche vero che per ogni Nazioni ci sono forze politiche che possano anzi dovrebbero rappresentare la popolazione anche la più disagiata,cose che nella Nostra nazione non credo possa dirsi.
Il mancante degli astenuti potrebbe rientrare in quell'entità che risponde al nome di MOVIMENTO 5 STELLE che con il suo linguaggio nuovo e la forza sovversiva dei contenuti ha attenuto la simpatia dei più disagiati,il che rende la nostra nazione una fonte di novità,e ci complimentiamo con il MOVIMENTO per la diversità portata in italia.
Configuriamo questa discussione sul fatto che crediamo che la suddivisioni in classi sia fittizzia,ma esiste, e per tanto ci prendiamo l'onere di susseguire questa scannerizzazzione del momento politico,parlando di chi comunque ha il suo benessere da utilizzare per mantenere la sua vita dignitosa,per quello che di buono potrebbe dirsi delle loro medesime ambizioni piuttosto borghesi,ma lasciamo la discussioni in momenti più prosperi per parlarne adeguatamente,quel benessere che spinge la scelta verso vie vecchie e di configurazione Europeiste,come il PD  e altri partiti della "Sinistra" che non rifiutano le politiche di austerità imposte dall'Europa....(ad esclusione della parte "estremista" dell'attuale sinistra Italiana, RIFONDAZIONE COMUNISTI E COMUNISTI I TALIANI ecc... (FEDERAZIONE DELLA SINISTRA) che ha più volte ripudiato le assurde pretese dell'Eurozona),oh anche di forze appartenenti allo schema politico di destra, come PDL( senza non considerare che l'attuale conferma della ridiscesa in campo del Cavaliere possa avere sul quadro politico),anche se il PDL,è ormai lacerato,ma non defunto,visto che è riuscito a ristabilire la vecchia alleanza con la LEGA NORD,ma per quanto suggestive possano essere queste ambizioni,non credo che possano avere un peso fondamentale,il motivo è che come detto pocanzi, la disparità ormai in Italia è parecchia, e votare un partito o una forza politica tendenzialmente classista,e liberal-capitalistica,non giovi a questa fascia di popolazione,del quale l'unica preoccupazione seppur modesta ma nobile è quella di vivere tranquillamente,capace di far una vita moderata.
Ed è qui che arriviamo appunto a chi appartenente a questa "classe" possa scegliere la via di mezzo....ovvero la nascente forza politica rappresentante la più viscida di tutte le forze italiane dopo la morte di Aldo Moro,una forza centrista, moderata,capeggiata da Montezemolo e di sicuro,con un alleanza con l' UDC il che potrebbe prendere i soliti voti "clericali" e qualche malcontento,anche se questa seconda ipotesi la vedo più difficile,non credo che gli scontenti delle istituzioni si affidano a chi ha condiviso le politiche d'austerità.
Finiamo questa piccola sintesi,con chi ha il suo patrimonio incredibilmente oneroso,il quale per quanto si possa definire il loro quadro politico,hanno in essi la più crudele delle tentazioni...ossia la CONVENIENZA  per loro,va tutto bene fino a che non li si tocca il patrimonio o leggi su cartelli bancari e finanziamenti illeciti,per il resto questa "cerchia" della popolazione,lontana anni luce dal mio torbido sguardo,richiede non una spiegazione e l'eventuale pronostico,ma bensì la totale eliminazione dei privilegi da loro ottenuti e mantenuti in tutti i modi possibili,per far si che si possa tornare a respirare aria di REPUBBLICA DEMOCRATICA, e per far si che ciò avvenga spero nella coscienza del popolo italiano,che voti a forze politiche anti-europeiste( in queste condizioni attuali),e che se decida di non votare,per lo meno faccia un passo in avanti,e non rimanga ad osservare,l'ennesimo cambio di PADRONE!!

mercoledì 28 novembre 2012

PICCOLO RESOCONTO....

A Dicembre il Movimento Giovanile come blog compierà i 4 mesi di attività,considerando l'impasse di essere ancora una forza non  decisiva,per lo meno nel suo campo ristretto di azione,il Movimento necessità di mobilitazione,di aderenti all'idea,per iniziare un lavoro più diretto alla mobilitazione del movimento,ad ora i "partecipati" seppur non attivi risultano essere 4/5 ,sperando di contare sull'approdo di altri utenti,a breve verrà inserita qui sopra l'attività di riunione con gli "utenti" per far si che si possano delineare le linee guida del Movimento,crearlo dal punto di vista di entità di riapproprio del proprio presente e costruzione del futuro in maniera del tutto indipendente,e rischiosa nel momento in cui a differenza di altri "movimenti" ci impegniamo a cercar soluzioni,e sopratutto capire come muoversi,visto che i risultati dei vari movimenti si scontrano sempre più con la possibilità della realizzazione dei propri scopi,visto che andrebbero ad alterare quei poteri forti come finanza,banche. e non in ultimo lobby ed elites presenti sul nostro territorio.
Sono convinto che c'è gente che ha voglia di cambiare radicalmente il nostro Paese senza se e senza ma,attivando al 100% la nostra COSTITUZIONE   ASPETTIAMO SOLO VOI UNITEVI E LIBERIAMO L'ITALIA!!!!!

l'ILVA DI TARANTO CHIUDE!!??...RIPRENDIAMOCELA!!

Il 26 novembre l'ILVA ha annunciato la chiusura immediata del siderurgico di Taranto e quindi, a breve, anche quella degli stabilimenti che ne dipendono: Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica. Stiamo parlando di 12mila posti di lavoro a rischio, che salgono a 20mila considerando anche l'indotto.
Il 26 novembre è arrivata anche una nuova infornata di 7 arresti. Emilio Riva, già ai domiciliari, è stato raggiunto da un nuovo provvedimento così come suo figlio Fabio, che però è scomparso non si sa dove. Ferrante e un altro manager sono stati raggiunti da avvisi di garanzia. Tra gli arrestati anche Michele Conserva, assessore provinciale PD all'Ambiente, accusato di essersi accordato per anni con la proprietà dell'ILVA per coprirne le malefatte; un'accusa simile a quella che emerge dalle carte (anche se non ha ancora portato a un'incriminazione specifica) nei confronti di Nichi Vendola, che in alcune occasioni avrebbe apertamente rassicurato i padroni del suo “interessamento” per difenderne gli interessi. In questa faccenda il centrosinistra è stato il principale complice politico del disastro ambientale, si parla anche di uno scambio epistolare inequivoco tra i Riva e Pierluigi Bersani. A quanto pare almeno due dei “Fantastici 5” non sono proprio dei supereroi.

La FIOM ha immediatamente lanciato un appello a chi era di turno a non abbandonare il posto di lavoro, e agli altri a recarsi normalmente ai cancelli nonostante il blocco dei badge. Gli operai hanno raccolto l'invito, formando dei presidi esterni e interni e determinando di fatto l'occupazione della fabbrica.
Il segretario provinciale della FIOM di Taranto, incalzato telefonicamente da Gad Lerner in televisione, ha voluto specificare che non si tratta di un'occupazione ma di una assemblea permanente “perché noi rispettiamo la proprietà privata”. Questo fa capire come ancora una volta la dirigenza della FIOM di Taranto non sia all'altezza della situazione: mentre Fabio Riva si rende irreperibile e gli stessi iscritti FIOM occupano lo stabilimento, ancora ci si preoccupa della sacralità della proprietà privata? Ma i fatti hanno la testa più dura delle parole e piaccia o meno questa è proprio un'occupazione.
La nostra posizione sull'ILVA e sull'intero gruppo Riva è netta: questo gruppo industriale va espropriato senza indennizzo e posto sotto il controllo di comitati democraticamente eletti di lavoratori e cittadini, per guidarne la trasformazione in senso ecologico, garantendo occupazione, reddito e salute. Nel caso dell'ILVA, il primo passo è sicuramente l'occupazione degli stabilimenti, col coinvolgimento di tutti i reparti e anche dei cittadini di Taranto solidali con questa lotta. Per ottenere questo, chi nel Comitato dei Liberi e Pensanti, nella FIOM-CGIL, nell'USB e in altre organizzazioni condivide l'obiettivo fondamentale di salvare il lavoro e la salute, deve unire le forze per imporre dal basso un fronte unico nell'azione. L'ILVA jonica è quasi una città a sé stante, trasformarla in una fortezza operaia significherebbe far fare un balzo avanti gigantesco alla coscienza di classe di milioni di lavoratori.

domenica 18 novembre 2012

COMPRENDERE IL NEMICO!! BUONA VISIONE!

Basato sul libro di Naomi Klein e regia di M. Winterbottom, il documentario spiega i principali eventi della storia moderna, che generati da dittature, guerre, crisi sociali ed economiche, disastri naturali, hanno agevolato l'imposizione del "Libero mercato" in tutto il mondo. Basato sulle politiche economiche e impopolari di F. Von Hayek(Società del Monte Pellegrino e Bilderberg) e del suo discepolo Milton Friedman, il sistema neo-liberale del libero mercato ha liberato l'avidità nel mondo, grazie alla deregolamentazione e alla privatizzazione. Questo è un documentario che non potete perdere, in quanto fotografia degli ultimi anni e della situazione sociale mondiale attuale, manuale storico per la comprensione utile a un possibile cambiamento e a una pronta resistenza ai trucchi adottati dagli aguzzini..

sabato 17 novembre 2012

LA POVERTA' E' LA SPINTA VERSO LA RIVOLUZIONE

In italia ci sono 10 famiglie su 100 che hanno in media un milione e mezzo di euro a testa,e 50 famiglie su 100 che non arrivano a 70 mila.
Dopo questa premessa potremmo dire con certezza che qualcosa non va,non va perchè in una nazione "democratica" non è pensabile che ci sia una differenza talmente evidente,che getta le speranze di chi  vive in Paesi civili e democratici nella pattumiera dei sogni e quindi delle nostre speranze in un futuro migliore.
C'è gente che non dispone di risorse per avere una vita degna di essere chiamata vita,per mancanza di servizi che uno Stato dovrebbe garantire a tutti,indipendentemente da varie e futili suddivisioni in gruppi,quei servizi che sono SANITA', SCUOLA e LAVORO,ovvero i pilastri per costruire le basi di una società giusta!
Allora io mi chiedo e vi chiedo,se anche quando le basi ci vengono tolte,quando anche una famiglia non ha speranza di nascere quando uno spera di non ammalarsi non perchè ripudia la paura delle malattie ma perchè sa di finire in una centrifuga di malservizi dove la sopravvivenza è l'unica via d'uscita, perchè no provare ad agire?!, senza tenere in considerazione la resa,perchè mai e poi mai potremmo arrenderci davanti a questi avvenimenti,anzi devono essere proprio questi avvenimenti queste assurdità del sistema che devo indignarci e renderci attivi,attivi nel portare dignità a chi l'ha persa,a dare speranza a chi per svariate ragioni la chiede,a dare risposte nuove e giuste, o per lo meno a rifiutare categoricamente queste "soluzioni" che ci sono state inflitte senza se e senza ma,con la stessa brutalità con la quale si stronca la voce popolare e precisamente quella studentesca dove le istituzioni hanno ancora una volta manifestato la paura di una sommossa popolare contro la CASTA.
Ma non temete o voi lettori di questo piccolo blog, perchè se state leggendo queste pagine significa che cercate una via per far convogliare la vostra protesta,perchè credete come me che un mondo migliore è possibile,e ribadisco non temete,perchè io con voi sono disposto ad aprire un dibattito volto alla costruzione di un movimento partendo da zero,perchè il MOVIMENTO GIOVANILE è a zero,ma ha con se la grande potenzialità che può essere fondato da chi crede che per trovare la verità e la giustezza nelle cose serve coscienza e morale,e che la disuguaglianza pocanzi descritta deve essere abbattuta come deve essere abbattuto tutto il sistema che sorregge questo mondo alla rovina,E POTREMMO FARLO SOLO  SE CI UNIAMO E CI ORGANIZZIAMO SERIAMENTE PER UNA LOTTA A 360 GRADI CONTRO LE INGIUSTIZIE, EPURANDO IL MALE ALLA RADICE E NON COME SEMPRE LIMITARSI A RISTABILIRE UN DETERMINATO EQUILIBRIO CHE OGNI 20 ANNI CEDE SOTTO LE SPINTE IMPERIALISTE DELLE NAZIONI E DELLE CORPORATION CHE DECIDONO PER NOI LE SORTI DI TUTTI I 6 MILIARDI DI ABITANTI SU QUESTO NOSTRO PIANETA,CONTINUANDO AD  ALIMENTARE IL SISTEMA CAPITALISTICO E AFFINANDOLO SEMPRE PIU' A NOSTRE SPESE!       DICIAMO BASTA,MA DICIAMO ANCHE NOI SAPPIAMO LA VIA.......INSIEME POTREMMO FARE QUALSIASI COSA!!

giovedì 15 novembre 2012

PROPOSTE.......

Potete scriverci qualsiasi cosa,questo blog serve per la creazione di una base per un progetto lungo e ben indirizzato verso il suo obbiettivo...... CREARE IN ITALIA SITUAZIONI VOTATE ALL'ABBATTIMENTO DEI POTERI FORTI,DANDO L'ITALIA IN MANO AGLI ITALIANI!!

venerdì 9 novembre 2012

NASCONO INCENDIARI E FINISCONO POMPIERI........

Come ben è evidente,negli ultimi mesi,spinti dalle politiche di austerità,richieste dall'Europa, la popolazione del sud europa e quindi anche la nostra nazione si è vista partecipe chi più e chi meno,di iniziative e manifestazioni contro l'èlite europea,il tutto soffocato ovviamente dai mass-media,ma nonostante ciò anche nella nostra nazione sonnolenta,si è vista una propulsione di proteste e manifestazione.
Se ben si guarda,nel mese precedente erano nate catene umane o altre "organizzazioni" votate alla protesta contro il governo Monti,ma il numero dei partecipanti è stato minimo tanto da sgomberare le poche chiazze di suolo pubblico occupato,lasciando un sibilo nell'aria,che come ben possiamo vedere,tale è rimasto visto che il silenzio del popolo è ancora troppo "silenzioso".
La mia più grande preoccupazione sta nel fatto che ancora una volta si è trattato di un "FUOCO DI PAGLIA" e che tutto è rientrato nella normalità,sia per quelli a cui la  normalità è rimasta tale, e  sia per chi non sa più cos'è la normalità costretto a sopravvivere ogni giorno contrastandosi con lo stato
Nei mesi precedenti e con la nascita di questo blog,cercavo di far luce su alcune situazioni e avere una base da cui far partire un movimento mai visto in Italia,un movimento di liberazione,visto che ben pochi sanno che il colpo di stato è avvenuto,e come la storia ci insegna,i colpi di stato vanno epurati il prima possibile,visto che hanno la tendenza a espandersi e penetrare negli strati della società,e in una società già mal messa per via delle organizzazioni mafiose, il tutto si complica,soffocando per sempre le tre parole che dovrebbero regnare in ogni luogo della terra VERITA' DIGNITA' E GIUSTIZIA!!..

lunedì 22 ottobre 2012

IL DOPO GHEDDAFI RIAPRE LA SPECULAZIONE IMPERIALISTA!

Dopo l'uccisione di Muammar Gheddafi il 20 ottobre 2001,il mercato del greggio è ripreso a correre indisturbato,avvantaggiando la multinazionale dell'ENI la principale a succhiare il greggio libico.
In un recente meeting a Londra il presidente della multinazionale ha confermato che il commercio è ripreso alla grande importando dalla libia 240 mila barili di petrolio,al giorno!
Senza dimenticare la situazione in cui grava la Libia essendo ancora in mancanza di un governo democraticamente eletto,anzi in questo caso non c'è proprio nessuno,ma nonostante questo l'economia ancora una volta ci fa capire che oramai gli stati non sono altro che facciate,messe li per soffocare la libertà popolare.
L'Italia potrebbe avere un'importante ruolo contribuendo a far progredire la Libia pur che adotti metodi non imperialisti,il che risulta difficile visto lo stretto legame(economia-governi) e come prima citato l'assoluta fievolezza degli stati incapaci di bloccare le multinazionali, introducendo una politica nazionale.Eliminando l'importazione di stampo imperialista potremmo trarre benefici sia noi italiani che e i nostri amici libici dando ognuno ciò che potrebbe donare aprendo un commercio alla pari,fatto di esportazione e non di estrazioni occulte e forzate,donando al popolo vittima dell'estrazione le solite "briciole" materiali e non!

A.C.A.B.

Ci si trova sempre più spesso dinanzi alla domanda,perchè le forze dell'ordine riescono a non avere quel senso di dignità,essendo il braccio della giustizia e delle "giuste regole",che agisce sempre in maniera dinamica,senza avere un'impalcatura giusta, avendo una  repressione emotiva subita dal percorso per giungere alla divisa?!
Potremmo anche spiegarcelo presupponendo e quasi in maniera certa negli ultimi anni, che ci si va nelle forze dell'ordine per mancanza di lavoro,per necessità,il che spinge giovani generazioni verso quel percorso claustrofobico,capace di mutare l'essere umano in un animale capace di agire solo con determinati rinforzi,ovvero premi,che una mente abituata alla gerarchia del branco percepisce come unici stimoli.
Esprimendo solo una parere,vorrei dire che in fondo l'essere un membro dello stato,l'ultimo anello dello stato e coprendo quel ruolo nella piramide classista del nostro stato è anche la congiunzione con il popolo,essendo vittima della diversità di fronte alla legge,ai propri diritti,e come ben diceva Marx come nella religione si è diversi nella vita terrena,per lo meno ci si può accontentare di essere uguali dinanzi a Dio,cosi la moderna società ci avvilisce dicendo che nonostante appartenenti a posizioni diverse nella gerarchia statale,la legge è imparziale,donando l'oppio necessario per mortificare la dignità umana.
Sono proprio essi i primi a subire la franchezza dell'ingiustizia vigente nel nostro territorio,e come tali dovrebbero alzare la testa e pretendere diritti e dignità,se non che un percorso meno repressivo,in grado di non modificare la natura umana e sociale dell'individuo capace di agire in maniera razionale e non impulsiva,avviando un processo capace di cambiare una corrente filo-fascista che contraddistingue le forze dell'ordine,dando l'impulso alla riconquista dei diritti da parte di tutta la "normale" cittadinanza!
SIATE FRATELLI......NON AVVERSARSI..........

giovedì 11 ottobre 2012

ECCO LA LEGGE STABILITA' IN BREVE

Rispetto all’IRPEF il previsto abbassamento di un punto delle due aliquote minori (23% e 27%), benché in sé positivo, se viene introdotto senza alcun riferimento alla composizione del nucleo familiare, non solo è insufficiente, ma perfino dannoso.
Ora, non c’è bisogno di essere dei tecnici per sapere che le detrazioni più rilevanti, quelle per i familiari a carico e per il lavoro dipendente, sono inversamente proporzionali al reddito, e cioè sono maggiori più il reddito è basso. Il risultato è che per redditi attorno ai 23-25.000 euro, avere moglie e figli a carico significa non poter detrarre più nulla delle ulteriori detrazioni previste (spese mediche, spese per istruzione, assicurazioni, ecc.), ma addirittura rischiare di pagare più tasse di prima. 

L'IVA:
Secondo le stime del Codacons l'aumento dell'Iva deciso dal Governo avrà un impatto sull'inflazione che varia dal +0,7% al +1,10%, a seconda degli arrotondamenti. In soldoni se dovessero esserci arrotondamenti dei prezzi per una famiglia media da 2,4 soggetti la stangata potrebbe essere al di sopra di 273 euro, se non ci fossero arrotondamenti, ma schizzerebbe a 378 euro qualora i commercianti si aggiustassero i prezzi.
Anche il Codacons chiede al Governo di evitare l'aumento dell'Iva dal 10 all'11%. Considerando che infatti andrebbe a colpire beni essenziali tra i quali gli alimentari, andrebbe a gravare sulle fasce sociali più bisognose, quei pensionati al minimo che non avranno nemmeno il vantaggio della riduzione delle aliquote Irpef, essendo già esenti.

ODIOSO E DANNOSO

- odioso perché punitivo per le famiglie più deboli, trascinate sotto la soglia di povertà da una imposizione indifferenziata che oltretutto colpisce la capacità di spesa già falcidiata all’origine da un’IRPEF che non tiene in alcun conto i carichi familiari;
- iniquo perché contrario al dettato Costituzionale che all’art. 53 stabilisce chiaramente la concorrenza alla spesa pubblica di ciascuno in base alla “propria capacità contributiva”. (Quale sarebbe infatti la capacità contributiva di un bambino, i cui pannolini vengono tassati al 22%?);
- dannoso perché impoverisce il tessuto sociale delle famiglie e delle piccole imprese, favorendo l’aumento delle disparità sociali e portando i ricchi ad essere ancora più ricchi e i poveri ad essere ancora più poveri. I maggiori consumi delle famiglie numerose sarebbero poi tassati molto di più: come meravigliarsi se poi non nascono più figli, e se sempre più famiglie con figli finiscono sotto la soglia di povertà?

LA VERA STORIA DELLA MARIJUANA


mercoledì 10 ottobre 2012

NUOVI TAGLI PER I PIU' DEBOLI...LEGGETE UN PO....

I più arrabbiati sono le persone con disabilità, e i loro famigliari, che esprimono incredulità e sdegno, ma anche per i pubblici dipendenti non è che la musica cambi più di tanto: Davanti a loro si prospetta ancora un anno di blocco salariale.
Senza contare che verrà praticamente vanificato dall’aumento dell’Iva, che il Governo si era impegnato a non toccare. Le associazioni dei consumatori parlano di una vera e propria beffa. Insomma, la cosiddetta legge di stabilità non fa altro che rigirare il coltello nella piaga. Tradotto in numeri, siamo in presenza di una manovra in piena regola.
La Fish, la federazione delle associazioni delle persone di disabilità, esprime sdegno e incredulità: “Le riduzioni progressive che in 4 anni hanno eroso i fondi per il sociale da 2 miliardi e mezzo a 270 milioni di euro, i tagli derivati dal Patto di stabilità, la già pesante sforbiciata dei trasferimenti alle Regioni stanno producendo effetti gravissimi nei servizi alle persone con disabilità e ai non autosufficienti distruggendo una rete di protezione già estremamente esile. Le persone stanno perdendo l’assistenza, il supporto, i servizi. Con le misure prospettate dalla Legge di Stabilità, le politiche sociali sarebbero completamente annientate”

martedì 9 ottobre 2012

LA POVERTA' DEVE FARCI INDIGNARE......

Sono circa 8 milioni le persone, l'11% della popolazione italiana, che vivono in una condizione di povertà relativa, ovvero con livello sensi­bilmente inferiore al reddito me­dio

venerdì 5 ottobre 2012

STUDENTI MASSACRATI....L'INIZIO DELLA SOMMOSSA!?

Come ben ci ricorda il nostro passato,quando gli studenti scendono in piazza la rabbia del popolo viene accolta in forma maggiore,sarà per via della frustrazione che i non giovani hanno vedendo i giovani picchiati e aggrediti,solo perchè urge loro avere un futuro speranzoso,e non un futuro minaccioso.
Fatto sta che oggi 5 ottobre 2012,per l'ennesima volta la polizia e le forze dell'ordine hanno usato vigliaccamente la forza contro ragazzi di 15-16 anni,in quanto cittadini di un paese democratico erano in piazza in diverse città italiana a chiedere delle spiegazioni del perchè i tagli alla scuola pubblica siano così urgenti e "pesanti",che come ben si può dedurre è proprio nella gioventù che una nazione deve investire,ma tralasciando questo passaggio puramente politico,e ritornando al centro del problema,non possiamo da italiani prenderci una volta per tutte le responsabilità che abbiamo essendo cittadini,d'Italia e cittadini del mondo!!!
IL MONDO IN PIU' DI UN SECOLO NON E' CAMBIATO CON I FIORI..............URGE FORTIFICARE LA MORALE,PER PREPARARSI AD ALZARE IL LIVELLO DELLO SCONTRO!!!

TUTTI UNITI CONTRO L'ELITE'.

lunedì 1 ottobre 2012

LOTTA PACIFICA FINO A CHE PUNTO?!?!

Come si può pensare che  la lotta per l'uguaglianza,per i propri diritti, non debba passare dal fuoco....se nel fuoco ci sono morti i nostri nonni,i nostri eroi per creare un mondo migliore,senza riuscirci,per non parlare delle lotte pacifiche,affascinanti e giuste di principio,ma quando lo stato usa la forza,come non si fa a comprendere che la lotta clandestina è l'avanguardia delle forze democratiche che lottano pacificamente?,quindi ben vengano manifestazioni,attacchi al potere pacifici,perchè mostrerebbero il vero volto del sistema,che è brutale e assassino,solo grazie a movimenti pacifici la lotta armata per la liberazione può prendere  forma,forgiando un uomo,anzi un super-uomo convinto che il proprio sacrificio per la giustizia, per  l'uguaglianza non sia vano,e poi non credete che chi lotti per raggiungere tutto questo non lo farebbe pacificamente,senza rischiare anch'essi la propria vita?!
IL MOVIMENTO GIOVANILE VUOLE RIUNIRE PACIFISTI E FUTURI MILITANTI PER CREARE UN CORPO SOVVERSIVO NEL PAESE UNIAMOCI IO ASPETTO VOI.......

venerdì 28 settembre 2012

IL NOSTRO WELFARE E' IN ROVINA!


L’editoriale di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi pubblicato sul Corriere della Sera di domenica scorsa con il titolo «C’era una volta lo stato sociale» ribadisce con chiarezza alcuni luoghi comuni conformi alla visione neoliberista la cui applicazione ha concretamente contribuito alla crisi globale; la loro convinta riproposizione è un segno della difficoltà di uscire da quella visione e dalle sue conseguenze (per timore che ciò possa accadere, in un precedente articolo Giavazzi ha proposto perfino che il Parlamento attuale blindi per la futura legislatura quanto già attuato della «Agenda Monti»!). Secondo i due economisti, il nostro sistema di welfare non è compatibile con la crescita, dunque dovrebbe essere «profondamente» ripensato affinché garantisca i suoi servizi solo alle classi meno abbienti e non anche alle classi medio-alte le quali, però, dovrebbero essere sgravate dai corrispondenti oneri fiscali e contributivi; in tal modo si eliminerebbe quello che viene definito «un giro di conto» che «scoraggia il lavoro e la produzione»: «… se anziché essere tassato con un’aliquota del 50% dovessi pagare un premio assicurativo a una compagnia privata, lavorerei di più per non rischiare di mancare le rate».

Una crudele demografia
Questa indicazione sarebbe rafforzata e resa urgente dall’invecchiamento demografico che avrebbe incrementato in modo straordinario la spesa previdenziale e quella sanitaria; le corrispondenti prestazioni, seguendo la logica dei due economisti, dovrebbero essere privatizzate, salvo garantirne un livello minimo di tipo assistenziale (o caritatevole).
I due autori ricordano che anche a seguito dell’invecchiamento della popolazione (ma non solo), «relativamente pochi ‘lavoratori’ devono farsi carico di tutti quelli che non lavorano». Ciò è naturalmente vero (nel senso letterale). Tuttavia, una prima considerazione generale è che, crescendo la quota della popolazione anziana, non dovrebbe esserci nulla di stupefacente e riprovevole se anche l’incidenza sul Pil dei beni e servizi da essi assorbita tendesse ad aumentare; specialmente se si fa specifico riferimento a beni e servizi che – almeno in parte – hanno negli anziani i loro più naturali destinatari. D’altra parte, se la quota sul Pil della spesa previdenziale e sanitaria rimanesse costante o addirittura diminuisse pur crescendo il numero relativo degli anziani, la partecipazione di ciascuno di essi al reddito nazionale si ridurrebbe rispetto a quella media pro capite nazionale. Questo è in effetti l’obiettivo di chi – sottacendo o negando le responsabilità del modello neoliberista sul peggioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro – strumentalizza i reali problemi della condizione giovanile sviando l’attenzione su improbabili contrasti intergenerazionali. I giovani sono più penalizzati dalla crisi perché colpisce tutto il mondo del lavoro e, quindi, particolarmente chi cerca d’entrarci; ma pagano anche gli effetti controproducenti delle politiche spacciate in loro favore che peggiorano la condizione dei lavoratori più anziani e dei pensionati.
Queste politiche, oltre ad avere un’impronta regressiva rispetto ai valori etico-sociali che hanno contribuito a sostanziare il progresso civile dei paesi occidentali, sono tuttavia infondate anche dal punto di vista dell’efficienza economica e controproducenti ai fini di una ripresa quantitativa e qualitativa della crescita.
La spesa sanitaria italiana è leggermente inferiore (la nostra distanza cresce se confrontiamo la spesa procapite) rispetto alla media europea e quest’ultima è nettamente minore di quella statunitense che, come quota di Pil, è quasi doppia e in termini procapite è ancora più elevata (rispetto a quella italiana è quasi il triplo). Eppure non esiste una evidenza empirica che faccia ritenere la situazione sanitaria Usa migliore di quella europea; anzi, nel paese più ricco del mondo continua ad esserci circa un 15% della popolazione che è troppo ricca per poter accedere al sistema pubblico e troppo povera per permettersi un’assicurazione privata. Questo forte divario, sia di maggiore spesa che di minore copertura rispetto all’Europa, è strettamente connesso al fatto che mentre da noi la componente pubblica gestisce mediamente il 75% dei sistemi complessivi, negli Usa la componente privata è prevalente. Questi dati confermano risultati consolidati della letteratura economica e, in particolare, quanto sia infondata l’affermazione secondo cui ridurre le prestazioni e i corrispondenti costi di un sistema di welfare pubblico dovrebbe renderci necessariamente più soddisfatti e produttivi: spesso, ciò che accade quando si procede in quella direzione è che aumentano i costi a fronte di un peggioramento della copertura assicurativa.
Per i bilanci pubblici i sistemi previdenziali possono costituire un aggravio se il saldo dei loro flussi finanziari è negativo; ma in Italia la differenza tra le entrate contributive e le uscite effettive, cioè al netto delle ritenute fiscali, è invece positiva fin dal 1998 (le riforme dei primi anni ’90 erano state rapidamente efficaci sul piano finanziario, anche se successivamente, quasi ogni anno, ci sono state ulteriori misure restrittive), per un ammontare che è andato crescendo, attestandosi attualmente a circa l’1,8% del Pil.
Secondo Alesina e Giavazzi, «il lavoro e la produzione» sarebbero avvantaggiati e ciascuno sarebbe più attivo se potesse ridurre la propria assicurazione previdenziale con il sistema pubblico e sostituirla con una privata. Eppure la matematica attuariale dimostra che coprire un rischio è tanto meno costoso quanto più ampio è il numero di interessati che si assicurano insieme; i dati confermano inequivocabilmente che i costi di gestione dei sistemi pubblici a ripartizione estesi ad un’intera collettività sono nettamente inferiori rispetto a quelli privati gestiti a capitalizzazione poiché i secondi usufruiscono di minori economie di scala e debbono affrontare consistenti spese per la gestione finanziaria e per la rete commerciale che quelli pubblici non hanno.
La volatilità finanziaria
Le prestazioni di un sistema a ripartizione nazionale, legate grosso modo all’andamento del Pil, sono poi nettamente più stabili rispetto a quelle dei fondi a capitalizzazione legate agli andamenti molto più volatili dei mercati finanziari; e poiché la ragion d’essere dei sistemi pensionistici è «assicurare» il reddito negli anni della vecchiaia, la maggior sicurezza offerta da quelli pubblici è un requisito dirimente per affidare loro la parte essenziale della copertura pensionistica di una collettività. I fondi privati possono assolvere un’utile funzione integrativa per chi può permettersela, ma non possono assumere un ruolo sostitutivo che, invece, continua ad essere propugnato nonostante l’eclatante dimensione finanziaria della crisi globale. Proprio la dirompente incertezza economico-sociale accresciuta nei sistemi economici dall’applicazione delle teorie neoliberiste (che pensavano di averla esorcizzata derubricandola teoricamente a rischio probabilisticamente prevedibile) richiede iniezioni di stabilità.
La crisi globale, peraltro, affonda le sue radici strutturali in aspetti reali del sistema economico che lascia inoccupate forza lavoro e impianti e, allo stesso tempo, non è in grado di soddisfare bisogni anche primari negli stessi paesi economicamente più sviluppati (non parliamo dei miliardi di persone che combattono con la fame). Alesina e Giavazzi apprezzano i recenti aumenti dell’età di pensionamento (anzi considerati tardivi), però devono anche ammettere che, nonostante l’invecchiamento demografico abbia fatto diminuire la quota delle persone in età lavorativa, una parte crescente di esse rimane disoccupata o addirittura fuori dal mercato del lavoro.
Evidentemente, il problema non è tanto nelle tendenze demografiche, ma nel sistema produttivo che dopo tre decenni di «riforme» neoliberiste non è in grado di creare sufficienti posti di lavoro. Continuare ad ignorare questo dato di fatto e il contributo che un welfare state adeguato può dare (come già storicamente è accaduto) alla stabilità economico-sociale, alla capacità innovativa del sistema produttivo e, dunque, sia alle condizioni della domanda che dell’offerta rappresenta un serio ostacolo per il superamento positivo della crisi.

giovedì 27 settembre 2012

IL 29 TUTTI A ROMA!!

Per il 29 di settembre,a Roma ci sarà una manifestazione,o più che una manifestazione,si prospetta un'occupazione davanti al governo,con tende!
Io personalmente sono scettico,nel senso che nella storia,ogni qualvolta si sono tenute manifestazioni,proteste,in fondo nn si è mai cambiato niente,se non piccole briciole,che non possono e nn devono accontentare il popolo!
Se però si da uno sguardo all'attuale situazione Italiana,ci si chiede se almeno questa manifestazione-occupazione può dare lo slancio giusto,a  un popolo ormai assopito dai beni,che ne offuscano tristemente la lungimiranza dell'azione umana,tesa a migliorare le condizioni di tutti!

mercoledì 26 settembre 2012

PRIME SOLLEVAZIONI POPOLARI,IN SPAGNA!

In Spagna previsto oggi pomeriggio,l'accerchiamento del parlamento spagnolo, l'elìte spagnola,inizia seriamente a preoccuparsi,spiegando forze dell'ordine a presidiare il palazzo del governo,si teme per un colpo di stato! LA SPAGNA SI E' DEFINITIVAMENTE RIBELLATA PER ORA IN MANIERA POSITIVA!

martedì 25 settembre 2012

LA SPAGNA SI RIBELLA NON DORME!!!

In spagna la gente chiede dignità,in migliaia circondano la polizia,appostata in difesa del congresso! SIAMO UNITI ALLA SPAGNA,SPERANDO POSSA FAR SCATURITE ANCHE LA VOGLIA DI CAMBIAMENTO ITALIANA!
GUARDATE UN PO COSA TRASPORTANO QUESTI CAMION....?!? (APRITE IL LINK CLICCANDO LA SCRITTA)
Prima delle ore 13,00 di oggi quattro erano i feriti registrati per l'agitazione fra gli operai dell'Alcoa e degli appalti con le forze dell'ordine. 
I lavoratori volevano entrare nell'Assessorato. A bloccarli le forze dell'ordine in tenuta antisommossa. "Non siamo delinquenti, state respingendo i vostri figli", hanno gridato agli agenti. Sono rimasti feriti sia Daniela Piras, la Segretaria Provinciale della Uilm del Sulcis e un agente.  
Un lavoratore colpito da un estintore è stato soccorso, mentre un agente ha riportato un ematoma sul volto. Gli altri operai che hanno fatto resistenza passiva invece sono stati spostati dall'ingresso dell'Assessorato dalle forze dell'ordine. La tensione è ancora elevata mentre continuano ad arrivare altri operai da Portovesme. L'appuntamento davanti all'assessorato regionale del Lavoro è stato deciso questa mattina nel Sulcis proprio durante un'assemblea per richiamare l'attenzione della Regione sugli ammortizzatori sociali anche per gli operai della imprese esterne. 
I sindacati nell'attesa di salire alla riunione hanno ribadito che "almeno il 50% dei lavoratori che opera nello stabilimento rischia di rimanere senza ammortizzatori sociali

Landini, Marchionne ha detto a Monti che gli investimenti ci saranno “al momento idoneo”. Porti pazienza...
Mi sembra che di pazienza ne abbiamo avuta molta, e che molta ne abbiano avuta i lavoratori. Dire che gli investimenti arriveranno quando sarà il momento idoneo vuol dire in realtà rinviarli, ancora una volta, con l’unica conseguenza dell’au - mento del ricorso alla cassaintegrazione.
Fiat ha però detto che non ha chiesto nulla al governo, che farà da sé.
È propaganda. La verità è che se Marchionne non farà investimenti nel giro di sei mesi, ci sarà urgentemente bisogno di ammortizzatori sociali. Fiat non ha chiesto finanziamenti pubblici perché sa che a breve dovranno darglieli spontaneamente.
Intanto però fanno da soli «anche grazie alla sicurezza finanziaria garantita dalle attività extra-Ue», ha spiegato Marchionne.
Bene, parliamo delle attività in giro per il mondo: mi pare che Fiat in Serbia, in Brasile e negli Stati Uniti, abbia preso i soldi pubblici, anche in prestito, restituendo tutto con gli interessi. Non c’è nulla di cui vergognarsi: il settore dell’auto è, da sempre, finanziato da investimenti pubblici.
E se il momento idoneo non dovesse arrivare mai?
Siamo l’unico paese dove c’è un solo produttore: non è così in Corea, in Germania, in America e neanche in Francia. Io credo che si debba parlare di concorrenza: se Fiat non è in grado, si apra a nuovi produttori.
A chi?
Ad esempio alla Volkswagen che ha mostrato un interessamento per l’Alfa Romeo. Il compito però, anche qui, è del governo. Monti decida se gli interessa continuare a produrre automobili.
Il nuovo piano della Fiat è mantenere la produzione in Italia grazie all ’export.Mi pare sia la conferma che è la Chrysler ad aver comprato la Fiat, e non viceversa, e che l’Italia diventerà presto una provincia senza più una prospettiva industriale.
Sì, ma è possibile o no?
Marchionne sostiene che si può continuare a produrre in Italia solo se si vende in America. Ma se in Italia quest’anno si sono prodotte 450 mila auto, e se, per rispettare a pieno la nostra capacità produttiva, dovremmo raddoppiare quel numero, le vogliamo vendere tutte in America? Vi pare credibile? Pare credibile a quei sindacati che hanno creduto alla favola di Marchionne?
E cosa sarebbe credibile?
Gli investimenti. Se Fiat in Europa continua a perdere quote di mercato è, molto banalmente, perché non fa innovazione, non presenta modelli nuovi.
C’è la nuova 500L, dice Marchionne, e poi il Freemont.
Esattamente: tutti modelli che vengono prodotti in Canada, in Messico o in Serbia. In Italia facciamo solo la Panda, questo è il punto. Il risultato è che a Mirafiori si lavora tre giorni a settimana e che quello basta. Non vorrei che Fiat pensasse quindi che quello di Termini Imerese non sia più un suo problema, come non vorrei lo pensasse per l’Irisbus, lo stabilimento dove si facevano gli autobus.
Non lo deve pensare la Fiat. E il governo?
Noi corriamo il rischio che accanto alla Fiat ci sia Finmeccanica - che vuole dismettere tutto ciò che non è militare - Alcoa, il settore elettrodomestico e poi la siderurgia. Ovunque guardi, per uscire dalla crisi, serve un intervento di indirizzo pubblico per modificare il sistema e difendere l’occupazione.

lunedì 24 settembre 2012

PROPOSTE

Potete inviare qualsiasi forma di proposta,attraverso i commenti o la pagina facebook(Movimento Giovanile)

Dopo un vertice durato 5 ore,tra i vertici della FIAT e quelli del governo il risultato è stato al quanto generico,senza risultare molto fruttifero,se non per Marchionne,che ha ottenuto il lascia-passare da parte del governo,ad agire per il bene dell'azienda,a discapito della straordinaria qualità che un'azienda come la FIAT per anni ha dato al paese,ovvero occupazione e sviluppo.
Da alcuni stralci del comunicato stampa,si evince che il suo interesse per le fabbriche situate nel territorio italiano e di assoluta priorità,ma solo se il mercato dell'auto in Italia e in Europa sia prolifero,il che sta a sintetizzare che fino a quando non si alzerà la domanda di auto FIAT non si avranno stanziamenti finanziari per le fabbriche italiane.
Ennesima conferma dell'inutilità del governo attuale,DEBELLIAMO IL CANCRO DELL'ITALIA,LA CLASSE DIRIGENTE!  
Zona Franka 2.0- 29 settembre – Appello agli antifascisti pugliesi

domenica 23 settembre 2012

Come si fa pensare che il pensiero economico liberale possa ancora reggere tutto questo consumismo isterico!?
Come mai nel sistema economico,e in tutta la sua storia,si è avuto solo un sistema capitalistico,senza provarne altri!?
Come mai ogni giorno dobbiamo guardare le facce dei nostri simili e vederne l'alienazione?!
Come mai nonostante siamo liberi come ci dicono non aiutiamo tutte quelle famiglie che da 1 anno a questa parte non riescono più a vivere?!
Come mai non ci uniamo e lottiamo per il NOSTRO DIRITTO PIU' GRANDE!?    LA VITA!

 L'UNIONE FA LA FORZA,MA L'UNIONE SENZA OBBIETTIVO E' CAOS!

Quello che le tv non dicono sulle proteste Anti-Americane

Secondo alcuni articoli pubblicati su riviste on line(qui sotto vi darò le fonti)vien esplicitamente detto,che le proteste che si verificano in questi giorni a causa dell'uscita del film su maometto che si possono trovare ovunque sulle tv,sono in realtà delle finzioni,ovvero sono solo un piccolo gruppo di persone che creano rappresaglie e scontri in nome dell'America!
Tutto questo si verifica,e la storia qui ci è da maestra,che in passato per i prorpri interessi si è sempre dovuto trovare il motivo per compiere azioni,che in situazioni di normalità,farebbero indignare anche il più insensibile essere umano,ma è proprio qui,che lo sporco yankee con tutto il suo pensiero imperialista vien fuori,in che modo direte voi!?!,bene nel modo in cui noi tutti siamo stati aggiogati dal fatto che possiamo credere che la rabbia in medio oriente per un film,sia un po esagerata(mi riferisco all'uccisione dell'ambasciatore ucciso)ma non è così che vanno viste le cose,ma a 360gradi.
La morte dell'ambasciatore,lo squallido ruolo dei mass-media,ci fanno entrare in quello stato mentale per cui in medio oriente la gente non ha il valore della vita togliendolo con tanta facilità,ma è qui che dobbiamo attivare il "pensiero nuovo",informandoci, per capire se realmente i "figli" di maometto sono così crudeli, se hanno come metodo del dissenso la sola violenza,e chiedersi:"Ma il film.....creato in maniera blasfema per i credenti in maometto,l'uccisione dell'ambasciatore,la continua prostituzione dei mass.media,non possono essere moventi per un eventuale attacco al MEDIO-ORIENTE?!"
Io personalmente credo che sia così,e sono arrivato a questa conclusione cercando informazioni da i più disparati siti d'informazione,e chiedo a voi di far lo stesso,a che scopo?.....allo scopo di iniziare una emancipazione mentale verso i fatti che ci circondano!
Vi riporto qui sotto un bell'articolo riguardante i fatti pocanzi enunciati!
-Dietro gli scontri si nasconde L'Arabia saudita!

-Le persone che protestano sono mercenari pagati da superpotenze

sabato 22 settembre 2012

Documentari  (cliccare sopra,per visualizzare dei documentari)

PRESENTAZIONE

Salve a tutti,

Vorrei inaugurare questo blog partendo dal presupposto che è nato come piattaforma di discussione,il che mi lascia auspicare la vostra partecipazione in questo blog!
Le discussioni andranno a toccare tematiche di sfondo sociale,per questo cercherò di riportare qui tutti i fatti con la massima dignità che il tema comporta,e vi chiedo con tanta umiltà, di produrre discussioni costruttive,perchè come potete leggere dal nome del blog,è un movimento un NOSTRO movimento, prendiamoci in mano il presente,per far si che il futuro non sia visto più come una minaccia,o un vuoto cosmico,ma che possa essere ancora sinonimo di SPERANZA!
L'internazionalismo di questo blog per il momento,passa in secondo piano,perchè credo che dovremmo prima iniziare a conoscerci qui in italia....proporre idee e unirci prima noi italiani il che non sarà facile,per poi esportare il nostro pensiero al di fuori dei confini nazionali.Accetto ogni forma di critica o di tematica da affrontare e superare,il mio auspicio mi porta a pensare che potremmo creare un reale movimento indipendente,non come tutte quelle correnti nate e morte nella stessa velocità, e penso che la rapidità dell'ascesa non abbia reale importanza,non quanto ne potrebbe avere la solidità della base!
Io credo che possiamo creare un movimento nazionale di liberazione,siamo tutti figli del mondo e come tali ABBIAMO IL DOVERE E IL DIRITTO di cacciare o sopprimere,se democraticamente non sarà possibile.LA CASTA ITALIANA,I PARTITI,I GRANDI PADRONI,LE BANCHE ESTERE,ecc!
Il potere E' DEL POPOLO CHE LO ESERCITA VOTANDO,ma se il voto è un mezzo per tenerci addomesticati IO SONO PRONTO A RIBELLARMI FINO A QUANDO NON VEDRO' DIGNITA',GIUSTIZIA E UGUAGLIANZA NELLA MIA TERRA,LA TERRA ITALIANA!

C.R.                                                                      22/09/2012